Omaggio al cinema, 2021

Dimensioni variabili

Ferro e Murales 

(Opera permanente)

L’Albatros, 2016

240h x 170 x 80 cm 

ferro

Il Portale dell'enigma infinito, 2016

250h x 200 x 200 cm

Ferro

Collezione permanente Museo MACA di Camo

Matrix Transfert l'evoluzione del progresso", 2016

220h x 189 x 245 cm

Ferro e legno

Collezione Privata

Viaggio all'italiana, 2016

330h x 280 x 90 cm

Ferro

Collezione permanente Muggiò (MB)

Omaggio a CapoColonna, 2015

430h x 125 x 120 cm

Ferro

“Soglie instabili”, 2013

Legno  e bancali di legno

Installazione con misure variabili 400 x 300 x 80h cm

 

 

Il  lavoro  eseguito durante un workshop in Svizzera è una riflessione sulla soglia, sull’ingresso e sull’entrata dell’edificio dove ci era richiesto di intervenire. L'ingresso è un “non luogo” poiché non ha la funzione di una stanza, ma un ambiente di passaggio e di attraversamento.  Per poter  accedere ai piani superiori si è costretti a passare per quel “non luogo”. 

Questo “non luogo” porta ad uno spaesamento, come i vicoli della città di Vico Morcote che sembrano spazi privati ma che in realtà sono pubblici e di passaggio.

Ho deciso di unire i due ambienti dell’ingresso, abolendo i tre gradini che dividevano il “non luogo” e ho creato una “rampa” non unitaria, ma frammentata. La rampa ha lo scopo di destare instabilità, ma è un’instabilità solo illusoria in quanto le assi, i bancali, le travi di legno sono fissate  tra loro e tutte poste secondo una distorsione trasversale. Passando su di esse si avverte la sensazione di instabilità dovuta al suono prodotto dal movimento delle assi sul pavimento che conferisce all’istallazione senso di precaria stabilità. Lo spettatore intimorito è comunque costretto a percorre il passaggio obbligatorio per accedere alla villa.

L’istallazione si unisce all’architettura diventando parte di essa seppur  continuando a svolgere una funzione diversa, destabilizzante e invadente dello spazio.